ARACHIDI TOSTATE
conf. da kg. 5
NOCCIOLE TOSTATE
conf. da kg. 5
PISTACCHI TOSTATO
conf. da kg. 5
NOCCIOLE SGUSCIATE
conf. da kg. 5
CECI TOSTATI
conf. da kg. 10
SEMI SALATI
conf. da kg. 5
PINOLI OR.PAKISTAN
conf. da kg. 1
NOCI BRASILIANE
conf. da kg. 5
NOCI BRASILIANE TOSTATE
conf. da kg. 5
NOCI SORRENTO
conf. da kg. 25
NOCI CALIFORNIA
conf. da kg. 25
NOCI OR.FRANCIA
MANDORLE TOSTATE
conf. da kg. 5
MANDORLE BARESI SELEZIONATE
conf. da kg. 25
MANDORLE BARESI BIANCHE
conf. da kg. 25
MANDORLE CALIFORNIA
conf. da kg. 22.68
MANDORLE OR.SPAGNA
NOCI: calorie sì, ma…sorpresa!
Molto nutrienti, le noci contengono il 3-4% d’acqua, il 14,3% di proteine e il 68% di preziosi oli, ricchi di acidi grassi essenziali che aiutano a mantenere l’idratazione e l’elasticità della pelle. Un’azione antiage amplificata dalla presenza di antiossidanti come la vit. E, il rame e lo zinco, che potenziano difese del sistema immunitario contro i radicali liberi. Unica pecca il valore energetico: 689 calorie per etto. Ciò nonostante, la noce non mette a repentaglio la linea. Anzi, uno studio epidemiologico condotto su 26.473 americani ha dimostrato che l’obesità è meno comune nei consumatori abituali di questi frutti. I quali, essendo ricchi di fibre, saziano e favoriscono la moderazione in tavola. In più, proteggono dalle malattie cardiovascolari perché la loro azione “antigrasso” modifica anche il profilo lipidico del sangue. Lo ha dimostrato uno studio condotto in contemporanea a Loma Linda (California) e a Barcellona (Spagna), dove soggetti iper-colesterolemici sono stati divisi in due gruppi: al primo è stata somministrata una dieta mediterranea a basso contenuto in colesterolo; al secondo un regime in cui le noci sostituivano buona parte degli alimenti grassi abituali. Risultato? Il secondo gruppo ha battuto il primo riducendo il colesterolo”cattivo”del 5,9% in più. «Abbiamo così scoperto che mangiare noci può diminuire il rischio di disturbi al cuore dell’11% – ha dichiarato il dottor Emilio Ros, direttore della ricerca presso l’ospedale clinico di Barcellona – e che con 84 g di noci al giorno si può ridurre l’LDL del 16% anche senza abbassare le calorie dei menù.» Secondo gli studiosi di Loma Linda, buoni risultati si possono avere già consumando 28 g di noci al giorno, da sole, o unite a insalate (in sostituzione dei condimenti), verdure cotte, sughi, carne e pesce.
CURIOSITA’…
In commercio, oltre al frutto che tutti conosciamo, oggi si trovano altre 3 varietà di noci.
NOCE DEL BRASILE: ha una caratteristica forma a 3 facce e un guscio marrone scuro, molto duro. Dal sapore delicatissimo, è ricca di calcio, fosforo e potassio. Si mangia al naturale ma può essere usata anche per preparare dolci.
NOCE DI PECAN: ha un guscio liscio come quello della nocciola e una forma ovale. Venduta al naturale o tostata, nella cucina anglosassone viene impiegata per preparare piatti al forno e pasticcini.
NOCE MACADAMIA: piccola e tondeggiante, si mangia al naturale oppure tostata. Ottima come snack.
NOCE MOSCATA: ne basta un pizzico per dare carattere ad ogni piatto.
Originarie delle Mollucche, dette anche Isole delle Spezie, si ricavano da un albero sempreverde, Myristica fragrans, che si coltiva anche in Malaysia, Sri Lanka e nelle Indie occidentali. Il seme, contenuto in un frutto giallo simile a un’albicocca, è ovale e grosso, di colore bruno, lungo 3-4 cm e largo 2. È avvolto in una specie di reticella, l’arillo, di color rosso brillante. Dopo il raccolto, seme e arillo vengono fatti seccare e separati. Il primo costituisce, appunto, la noce moscata.
Va bene per profumare impasti di carne (polpette e polpettoni, paté, ripieni per ravioli…), frittelle di pesce, besciamella, purè di patate, spinaci. Si può grattugiare anche su legumi, minestre e zuppe di verdure, uova e formaggi e aggiungere a macedonie di frutta e dolci come budini a base di latte, gelati, creme, frutta cotta, biscotti e torte speziate o di frutta.